La caccia al cretino

Una tendenza piuttosto diffusa e apprezzata: la caccia al cretino. Ogni giorno si prende l’uscita goffa o irritante o anche francamente spaventosa di qualcuno e la si mette in croce. Non voglio dire che sia sbagliato farlo in ogni caso: è giusto denunciare le tante, troppe porcherie che siamo costretti a subire in questi tempi tristi. (Anche se dovremmo sempre riflettere sulla sottile linea che passa fra sterile indignazione e autentico impegno). Quello che mi lascia molto perplesso è l’aver eletto tale caccia a forma di abitudine, o peggio ancora di attenta e profonda critica sociale.

Certo, non è difficile trovare gente da sbeffeggiare, e metterla in piazza con un tweet sagace: ma per quale motivo farlo? Per quale motivo renderlo una pratica quotidiana? Sospetto che alla lunga serva solo a titillare il proprio ego; a mostrarsi severi fustigatori delle fesserie altrui. A questo livello non è ancora un fatto troppo grave: ma c’è di peggio. A furia di prendere in giro gli idioti si sviluppa un automatismo: si cerca di continuo l’idiozia anche dove non c’è. E insieme si nutre un’ossessione verso qualsiasi incoerenza, verso chi mette il piede in fallo una volta tanto o dice una fesseria in buona fede. Naturalmente senza mai considerare le proprie incoerenze, contraddizioni e cadute: il fustigatore è sempre puro quando si guarda allo specchio. (Semmai sorprende che tale purezza gli venga consegnata da uno stormo di seguaci ridacchianti e felici di unirsi alla gogna).

Mi sembra una forma di auto-indulgenza molto diffusa, e un inquinamento del pensiero. Passare la giornata a cercare chi dice scemenze e insultarlo abituerà a sentirsi superiore, sempre nel giusto; a pensare sempre male; e a non fare alcunché per combattere le cause delle scemenze stesse. Come critica sociale e come forma d’azione radicale è davvero ben poca cosa.

Mi si obietterà che il giornalismo non è esente da questo vizio; e in effetti è vero. Ma ormai siamo arrivati al punto di dover essere migliori dei nostri gestori dell’informazione, la cui colpa aggiuntiva è di riprodurre simili tic e vestirli da solenni, indignate invettive.

(19/11/17)