La decisione di sopprimere Ehrlich e Alter, membri del comitato esecutivo della Seconda Internazionale, non poteva essere stata presa all’insaputa di Stalin: troppo grandi erano le speranze che l’Unione Sovietica, esposta a una minaccia mortale, riponeva nell’azione condotta dai due. Immaginando le ripercussioni che un’esecuzione del genere poteva avere sull’opinione pubblica in Occidente, Stalin doveva aver pensato, sogghignando, esattamente quanto aveva detto sui popoli occidentali in un’altra occasione simile:
«Ničego, vsë proglatjat». («Non fa niente, manderanno giù tutto»).
Josef Czapski, La terra inumana.
Ricorda niente?
(01/10/25)