Rassegna stampa domenicale (02-02-14)

Un medico riflette sul suo cancro e sul tempo che gli resta.

Il campione del mondo di scacchi Magnus Carlsen dà matto in poche mosse a Bill Gates.

“Oggi Enrico Letta ha spiegato quali siano i compiti dello Stato per lo sviluppo della rete in Italia”. Mantellini.

Matteo B. Bianchi su Linkiesta pone alcune cautele attorno al self-publishing, inteso più che altro come stato mentale: “a me pare che una grave conseguenza dell’immediata uscita in ebook per un principiante sia quella di sottrarsi al rapporto dialogico che la strada tradizionale comporta. Trasformarsi in editori di se stessi significa saltare una serie di passaggi, alcuni anche molto frustranti, questo è fuori dubbio. Ma è davvero salutare evitarli?”

Lo stato del diritto all’istruzione nel mondo: c’è ancora moltissimo da fare, visto che secondo il report dell’Unesco “ci sono ancora 57 milioni di bambini e bambine a cui non viene data un’istruzione, vale a dire uno su dieci”.

L’analisi di Altreconomia sugli F35 e le critiche del Pentagono.

Come ci si comporta con gli studenti neonazisti nelle università? Sullo Spiegel.

L’intervista a Zerocalcare su minima&moralia merita di essere riletta.

Qualche proposta per risolvere il problema delle carceri sovraffollate, di Bill Keller – sintetizzato da quelli del Post.

Il livello delle acque si alza, e se continuiamo così nel 2100 a Milano potrebbe esserci il mare.

“Neoliberalism depoliticizes not just by offering a series of market-based solutions to political problems — private schools, gated communities, and even organic produce — but by making politics itself appear repulsive and stifling compared with the energy of the market. [..] The common, our social relations, are collectively produced but privately consumed. The task of a philosophy of relation, of a transindividual philosophy, is not just to assert the reality of relations but also to understand how those very relations individuate us. Gilbert’s idea of a mode of relation, and his book in general, is an important contribution to such a project.” Notevole recensione di Common Ground: Democracy and Collectivity in an Age of Individualism su The New Inquiry.

Riscoprendo i quartetti di Béla Bartók.

Supereroi messi male.

Il rapporto fra le parole “technology” e “progress” nei libri in lingua inglese dal 1800 a oggi.

Jack Kerouac mentre gioca a football nel 1938.

(02/02/14)