#twitterguest

Settimana scorsa sono stato ospite dell’account de “La Lettura” come #twitterguest: sette giorni, sette libri da consigliare, pochissimo spazio per dire perché.

Li riscrivo qui, visto che Twitter è il regno del tempo reale (e dell’oblio):

Buzzati, Un amore: quando la più totale umiliazione diventa sinonimo della più alta devozione.

Malamud, L’uomo di Kiev: se perdi fiducia nelle storie, apri questo libro: passerà tutto.

Bulgakov, Il Maestro e Margherita: ti fa sperare che esistano isole deserte, per portarlo con te.

Powers, Il tempo di una canzone: il più grande romanzo degli ultimi 30 anni o giù di lì.

Gaiman, Sandman: perché, come diceva P. Straub, “se questa non è letteratura, allora niente lo è.”

Dagerman, Bambino bruciato: ovvero, quanto può essere straziante e assoluto il bisogno di purezza.

Dyer, Natura morta con custodia di sax: tutta la bellezza, tutto il dolore dei grandi del jazz.

(01/10/12)