Rassegna stampa domenicale (20-10-13)

“On both sides of the Atlantic, the austerity fanatics say, march on: these are the bitter pills that we need to take to achieve prosperity. But prosperity for whom?” Un grande Joseph Stiglitz spiega perché l’ineguaglianza è una scelta politica, e non un destino.

Sul Post, un ampio riassunto della storia di copertina dell’Economist: la scienza che fatica a correggersi e progredire a causa del pessimo peer review e di esperimenti mediocri o poco controllati.

Una nuova teoria suppone che la transizione dall’inorganico alla vita sia dovuta a un uso differente dell’informazione.

La situazione delle donne nel giornalismo internazionale: un’analisi su OpenDemocracy.

Le foto di Marcello Fauci, che si è girato l’Italia a piedi.

“Should academics ever write for free? Maybe. Should academics write for free for a publisher that can afford to pay them? Never.” Su Vitae.

Un’ipotesi che illustra graficamente come vedono i gatti.

L’illegalità dei numeri primi.

Antonio Sgobba sull’opacità – ai limiti dell’ordalia – dei metodi di giudizio sul blog di Beppe Grillo.

Neil Gaiman parla di biblioteche, immaginazione e responsabilità verso il futuro.

Vincenzo Latronico sul senso dei premi Nobel (letteratura in particolare).

Sull’ultimo numero di Sul Romanzo c’è un inedito di Limonov.

(20/10/13)